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Parlare in pubblico ti fa paura? C’è un modo per superarla!

Parlare in pubblico fa paura.
Sì.
Confermato, assodato, ribadito.
Le spiegazioni sono molteplici, ma quello su cui bisogna riflettere è il rischio a cui ci si espone se la paura prevale.
Hai presente quando hai lavorato per mesi al tuo progetto?
Quando hai coordinato per mesi ogni singolo step del tuo team supportando ogni singola persona impegnata nel progetto e valutando ogni singola risorsa impiegata?
Ecco, è arrivato il tuo momento: lo stai presentando al tuo cliente, o magari alla commissione che deve valutarlo, o al tuo capo che ci mette il nome dell’azienda.
Quel momento è tutto, irripetibile, irrecuperabile, forse replicabile, ma mai come la prima volta.
Se quell’ottimo e valido lavoro precipita nel baratro a causa dell’ansia che ti assale quando prendi la parola, sei nei guai.
Non so quanto, dipende da molti fattori, ma sei nei guai e correre ai ripari è dispendioso e a volte improbabile.
E allora va evitato: il tuo discorso deve andare bene.
Parlare in pubblico mette ansia anche solo per questo, perché sai che nessuno si dimenticherà di te, nel bene o nel danno!
Quindi, in sintesi, l’ansia c’è ma devi superarla.
Siamo pratici, prendi nota che poi ne parliamo dal vivo:
Ecco delle semplici tip per mantenere lo stress entro i giusti livelli.
  • Visualizza il successo della presentazione: nei giorni precedenti dedica cinque minuti a immaginare  come andranno le cose. Pensa alle possibili domande, la credibilità delle tue risposte, alle atmosfere possibili.
  • Prepara ogni dettaglio in anticipo: non lasciare nulla al caso. Portati strumentazione d’emergenza, un piano B nel tuo discorso se avverti disinteresse o noia tra il pubblico.
  • Fai un sopralluogo: contesto, rumori esterni, comfort ed ergonomia della sala, microfoni riscaldamento/aria condizionata. Tutto!
  • Applica tecniche di concentrazione e rilassamento, usa la respirazione. Neanche qui c’è spazio per l’improvvisazione, il lavoro inizia già da qui. Va fatto con metodo, criterio, conoscenza. Se ci sarai al mio live sarò io stesso a insegnarlo.
  • Studia, studia, studia: sii sempre preparato molto più del dovuto, la tua competenza governa la scena, la tua abilità comunicativa il discorso.
Ora mi chiederai: come si fa tutto questo?
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Public Speaking: e se ci fosse un ragno tra il pubblico?

I dilemmi del Public Speaking: qual è la reale paura di chi ha paura di parlare in pubblico?
Probabilmente risponderete: parlare in pubblico.
Sbagliato.

Non si ha paura dell’atto in sé, ma la rappresentazione mentale che ogni persona si crea prima di iniziare a parlare in pubblico.

La paura viene creata dalla semplice proiezione di sé mentre si sta parlando di fronte ad un uditorio.
Avete presente l’espressione di terrore nel volto di chi teme i ragni?

Neanche a me stanno molto simpatici. Non mi sono mai trovato nelle condizioni però, di entrare in una stanza e come prima cosa controllare se negli angoli ci siano delle ragnatele oppure dei ragni. Chiedete a una persona aracnofobica di pensare a un ragno e questa inizierà ad andare fuori di testa!

Molte persone hanno paura di parlare in pubblico ancora prima di iniziare, anzi il massimo momento di stress e ansia lo vivono proprio prima di parlare in pubblico, con una differenza: che non stanno parlando in pubblico, quindi arrivano carichi come una pentola a pressione e nel momento in cui salgono sul palco esplodono.
Anche io se avessi un ragno sul cuscino proverei un alto senso di fastidio e forse anche un po’ di paura, soprattutto se è peloso e grande come una tarantola. Ma adesso, mentre sto scrivendo, non ho paura dei ragni perché non li ho di fronte.

Allora mi dite per quale motivo dovreste aver paura se non avete un pubblico di fronte?

Non cadete in questa trappola!

Piuttosto occupatevi di ciò che potete condizionare, ovvero la struttura del discorso, la vostra tranquillità in quel preciso momento!

Negli anni, ascoltando i miei corsisti e coachee, ho tirato su un elenco delle principali paure che mi sono state riportate!

Eccone 4:

  1. Non riesco a parlare più di due minuti di un argomento!
    Ma cosa dite mai!
    Potrebbe essere che sia l’argomento di cui dovete trattare che vi crei un po’ di tensione, se fosse così chiedetevi quali sono le parti che dovete affrontare meglio, studiare più nel dettaglio, oppure che forse dovete tralasciare.
  2. Ho paura di non ricordarmi cosa devo dire.Qui la cosa più importante non è chiedersi cosa accade se dimentico cosa dire, ma che cosa farò quando avrò un vuoto mentale.
  3. Silenzi! Sembrano interminabili. Tutto questo è una vostra percezione non è ciò che percepisce il vostro uditorio. Vi dirò di più: il silenzio serve per creare enfasi, è dunque fondamentale per dare rilievo ad alcuni contenuti!
  4. E se qualcuno ne sa più di me? Personalmente credo che sia un grande stimolo quando all’interno del pubblico trovate una persona estremamente competente.Trattatelo come se fosse una risorsa dandogli la giusta importanza e ringraziandolo nel caso facesse una specificazione ulteriore.

Non è difficile! <<<<<CLICCA QUI>>>>>