Chi ostacola il cambiamento? Scoprilo con le 9 categorie di Egan
Gerard Egan, per facilitarti il compito, ha individuato 9 categorie di evidenti e meno evidenti oppositori. Era il lontanissimo 1994, ma se ci pensi il cambiamento è uno di quegli elementi che … non cambiano mai!
Non ci sono note aggiuntive sul cambiamento, è la costante dell’individuo nel cosmo, è l’unica certezza e forse l’unico elemento davvero prevedibile per quanto possa sembrare paradossale.
Ci sarà, ci sarà spesso, a volte sarà impercettibile, altre ti ribalta l’esistenza, ma avviene nell’attimo, in qualunque attimo della vita.Filosofi, politici, poeti, artisti.
Tutti alle prese con questo strano fenomeno dell’universo.
Panta Rei per Eraclito, la nostalgia del tempo e delle stagioni per i poeti. Dura la vita degli artisti se pensi alle ora che Monet o Turner hanno dedicato allo studio del cambiamento dei paesaggi al variare della luce.Per quanto alla natura ci si possa opporre ben poco, alle volte qualcuno ci prova comunque.
In altri ambiti però è più facile individuare gli oppositori al cambiamento, quelli che puntano i piedi, sollevano dubbi, remano contro a chi certe trasformazioni le vuole alimentare.
Gli oppositori al cambiamento, penso di poterlo dare per assodato, molto spesso sono delle reali minacce per la realizzazione di progetti e attività.
Ma chi sono questi oppositori?
Dove si nascondono?
Gerard Egan, docente di Filosofia e Psicologia, alla Loyola University di Chicago, ha condotto uno studio sulle persone coinvolte in un cambiamento individuando ben 9 categorie di possibili posizioni e atteggiamenti:
➡️ i compagni di dormitorio: qui siamo nel regno dell’ambiguità. Sostengono il programma, ma non hanno piena fiducia nei promotori, o non li stimano personalmente o professionalmente. Manca qui la fiducia che consente una piena ed efficace adesione.
Alt. Pausa!
Ora individua la categoria dei tuoi collaboratori.
Ce n’è qualcuno nelle prime 4 categorie?
Le altre 5 ti aspettano al prossimo post!