Pubblico eterogeneo? Linguaggio multisensoriale!
Il pubblico è quanto di più eterogeneo e diversificato possa capitare ad uno speaker.
Per quanto si possa conoscere il target del proprio discorso, non è allo stesso modo possibile essere nella testa e nelle emozioni di ciascun interlocutore per capire come meglio tarare il proprio discorso.
E allora cosa si fa?
Si impara ad organizzare il discorso in un modo che possa essere interessante, accattivante e soprattutto efficace per ogni singola persona presente nel pubblico.
Come?
Attivando tutti i canali di chi ascolta, attraverso una Comunicazione multisensoriale.
Andiamo subito sul pratico!
Abbiamo già parlato dell’utilità, strategica, di inserire all’interno di un discorso aspetti legati alla sfera sensoriale: il ricordo di un colore acceso, un profumo, un suono di sottofondo.
Ognuno di noi possiede dei sensi più sensibili di altri, un canale preferenziale attraverso il quale filtrare le informazioni che ci vengono trasmesse.
I canali principali, ti ricordo, sono 3:
- visivo
- uditivo
- cinestetico
… ma, ti ricordo anche questo, ogni persona li attiva in modo diverso, come se potesse regolarmi con un sensore.
C’è chi si sofferma su ciò che vede e cattura ogni dettaglio con gli occhi associando le parole ad un’immagine vivida. C’è invece chi fissa nella mente tutto quello che arriva dal suono, perché ha l’udito particolarmente ricettivo. C’è invece chi recepisce le informazioni attraverso l’onda emotiva, e se non prova nulla, assimila molto poco.
Ognuno è un mondo a sé, ma tu devi trovare il modo di comunicare efficacemente con ognuno di questi mondi.
Come?
Applicando una comunicazione multisensoriale, ovvero capace di alternare le informazioni e distribuirle sui 3 canali, arrivando così ad ogni interlocutore presente nel pubblico.
Come?
Eccoti la risposta:
♦️ puoi inserire aneddoti che contengano riferimenti sensoriali: qualunque sia il soggetto del tuo racconto avrà una forma, un profumo, un’emozione ad esso associata.
♦️ usa le descrizioni anche nei concetti astratti, attraverso parallelismi, metafore, associazioni, in modo da poter arrivare a tutti i canali di codifica delle informazioni.
♦️ chiedi al tuo pubblico di esprimersi attraverso il canale che ognuno sente più affine: coinvolgi le persone, falle raccontare e immaginare.
Qualunque sia il messaggio che vuoi trasmettere, portare la comunicazione a un livello multisensoriale significa moltiplicarne gli effetti.
Al lavoro dunque!
Da dove partire?
Parliamone!
Scrivimi: info@matteomaserati.it
Intanto puoi dare un’occhiata qui!