Stili relazionali a confronto: i limiti di un interlocutore passivo.
Gli stili relazionali mostrano vantaggi e limiti delle persone che li adottano nelle diverse situazioni comunicative.
Al vertice opposto dello stile aggressivo, si colloca quello passivo.
I due stili relazionali indicano una prevalenza più che un assolutismo, infatti è piuttosto difficile che una persona rispecchi al 100%, e in ogni situazione, un unico stile, senza mai sconfinare in atteggiamenti più vicini anche agli altri stili.
L’equilibro tra lo stile aggressivo e quello passivo può esistere, ma raramente ci viene donato dalla natura, piuttosto è frutto di un lavoro serio e continuativo sulle proprie modalità comunicative e atteggiamenti verso gli altri.
Se lo stile aggressivo non incoraggia o spaventa, anche quello passivo presenta limiti importanti che possono nuocere seriamente all’obiettivo comunicativo e alla serenità degli interlocutori.
Seguimi in questo rapido focus sullo stile passivo e vediamo le principali caratteristiche dei comportamenti di chi adotta in prevalenza questo stile.
- Non esporsi
- Non affermare la propria posizione subendo quella degli altri
- Non dichiarare i propri desideri né il proprio malcontento
- Non esprimere emozioni, soprattutto quelle negative
- Non intervenire nella conversazione per proporre una propria idea
- Non comunicare disaccordo quando le argomentazioni degli altri sono fortemente in antitesi con i propri valori
- Manifestare la tendenza a lamentarsi senza mai proporre soluzioni o alternative
- Evitare di prendere di petto i problemi e di proporre soluzioni
Lo stile passivo presenta degli elementi fortemente connotativi anche nella sfera della comunicazione non verbale e paraverbale, vediamone alcuni.
Quando si ha una maggiore tendenza verso lo stile passivo si manifestano i seguenti comportamenti:
– non guardare negli occhi l’interlocutore
– essere molto evasivo
– avere un volume e un tono di voce basso e cantilenante
– muoversi a scatti e con gesti nervosi
– non si ha una buona fluidità verbale, sono numerose pause ed esitazioni
– si ha una gestione dello spazio tendente ad aumentare la distanza dall’interlocutore
– essere molto evasivo
– avere un volume e un tono di voce basso e cantilenante
– muoversi a scatti e con gesti nervosi
– non si ha una buona fluidità verbale, sono numerose pause ed esitazioni
– si ha una gestione dello spazio tendente ad aumentare la distanza dall’interlocutore
Molte cose da affrontare e su cui lavorare, ad una ad una per adottare uno stile comunicativo che ti avvicini quanto più possibile all’obiettivo che vuoi raggiungere. 🎖️
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