Perché la tua presentazione non funziona? Scoprilo prima del tuo pubblico.
La presentazione funziona se convince
Una presentazione ha successo se convince.
Affinché una presentazione possa definirsi persuasiva è necessario che spinga le persone a mettere in atto specifici comportamenti.
Siamo ben lontani, anni luce direi, da intenti manipolativi e cose di questo tipo!
Qui ci riferiamo nello specifico alla capacità, nonché competenza, di fornire le giuste argomentazioni a supporto del tuo discorso/presentazione in modo da orientare gli interlocutori verso un obiettivo che sia vantaggioso anche per loro.
Quando un professionista lavora ad una presentazione solitamente ha uno di questi 3 obiettivi:
➡️ convincere: sostenere la validità di un argomento, un servizio, un progetto.
➡️ informare: fornire elementi e approfondimenti a scopo conoscitivo.
➡️ fornire un report: presentare i risultati di un progetto, una gara, un lavoro con riferimenti numerici precisi ricavati tramite fonti autorevoli e dunque attendibili.
Perché fallisce la tua presentazione?
Tutto fantastico mi dirai, peccato però che molte volte, molte più di quanto si possa immaginare, qualunque sia l’obiettivo, la presentazione fallisce miseramente perché è strutturata male.
Ebbene sì, non ci sono motivazioni fantascientifiche, succede semplicemente che la presentazione sia fatta male!
Ti puoi permettere questo?
Se lo può permettere il tuo business?
Puoi esporti anche solo al minimo rischio che si verifichi una situazione di questo tipo?
No!
No!
No!Non conta quanto sia importante ciò che hai dire, non conta lo slancio motivazionale che metti a supporto del tuo impegno.
A volte non conta neppure la reputazione splendida di anni di carriera.
Puoi esporti anche solo al minimo rischio che si verifichi una situazione di questo tipo?
No!
No!
No!Non conta quanto sia importante ciò che hai dire, non conta lo slancio motivazionale che metti a supporto del tuo impegno.
A volte non conta neppure la reputazione splendida di anni di carriera.
Se il tuo messaggio non arriva, il pubblico non recepisce, e di conseguenza non risponde, non agisce i comportamenti richiesti e tu hai lavorato invano.Scrivi in ottimo italiano. Ok.
Accanto ai tecnicismi lasci spazio anche alle emozioni. Fantastico.
Quando ti ascolti ti fai l’applauso. Meraviglioso.Ecco la brutta notizia: il tuo interlocutore non sei tu e il tuo feedback è insufficiente.Inizia a riflettere sul modo in cui lavori alle tue presentazioni, individua tra i 3 obiettivi quello che prevale nelle tue attività.Preparati ad apprendere un metodo infallibile, perché dal prossimo post il tuo modo di strutturare le presentazioni farà un salto di qualità pazzesco.
Bene, vuoi saperne di più.
Ci sta!Scrivimi: info@matteomaserati.itE puoi dare un’occhiata qui!
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