Lista dei buoni propositi? Per te e per la tua azienda ci vuole metodo!
L’inizio dell’anno offre poche certezze e tra queste c’è indubbiamente la lista dei buoni propositi.
C’è chi si fa un bell’elenco, chi mette tutto in un excel, chi si invia la mail da solo, o meglio le programma per fine anno per verificare il raggiungimento degli obiettivi.
L’inizio dell’anno è così, sempre carico di motivazione e di buone intenzioni, questo perché tutti hanno bisogno di tendere verso qualcosa, e trasformare questo qualcosa in un obiettivo lo rende assolutamente più reale e raggiungibile.
Immagina se tutto proseguisse senza soluzione di continuità, senza mettere un punto, fare la conta di quello che c’è da cambiare per poi andare avanti.
Sarebbe sprecato il lavoro, l’energia, l’impegno che si dedica a ciò che ci sta a cuore.
Quello che vale per le persone, vale anche per le organizzazioni, fatte ovviamente le dovute proporzioni.
Non esistono schemi ripetibili, applicabili in ogni contesto, ma esistono sicuramente delle linee generali che tracciano un metodo, una modalità esecutiva che permette ai singoli e alle organizzazioni di lavorare sugli obiettivi.
Indubbiamente questa linea guida prende in esame tutto quello che va considerato quando bisogna programmare un cambiamento, e dunque:
➡️ pianificazione degli obiettivi
➡️ azioni da svolgere
➡️ metodi e strumenti da utilizzare
➡️ risultati attesi
Non è la Bibbia, ma il punto di partenza dei tuoi buoni propositi, anche perché una volta individuati i suddetti punti, ognuno di loro va inserito e programmato all’interno dei seguenti processi:
- Analisi: situazione di partenza, quali obiettivi, strumenti, risultati attesi?
- Progettazione: come sviluppare, scegliere le persone e le azioni, in che modo e quando metterle in campo.
- Pianificazione: tutto deve rientrare in una logica causa effetto all’interno di una delimitazione cronologica. Quali risultati e per quando?
- Attuazione: muovere le pedine, mescolare l’ambizione verso l’obiettivo alle azioni più strategiche, l’efficacia del metodo alla concretezza dei risultati attesi.
Nulla di trascendentale, la parola d’ordine è concretezza.
Parliamone!
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