Devi dare un feedback negativo e non sai come fare? La risposta è nella tua intelligenza emotiva.
Immagina di aver appena ascoltato un componente del tuo team esporre una presentazione che tu valuti poco efficace dal punto di vista della Comunicazione. 🧐Potrebbero essere molteplici i motivi:
- Potresti averlo trovato impreparato, o non sufficientemente competente, sui contenuti trattati.
- Potresti aver notato un atteggiamento di chiusura verso gli interlocutori.
- Potresti aver trovato approssimativo il modo in cui ha organizzato gli argomenti.
- Potrebbe non esserti piaciuta la performance nell’insieme per una piccola percentuale di ognuna delle mancanze sopra elencate.
Fin qui ci siamo.
Come comunicare un feedback di questo tipo a una persona che magari non si è resa conto degli aspetti deboli della propria performance?
Come smontare la sua presentazione senza offendere la sua professionalità o, ancor peggio, la sua persona?Il modo di accogliere un feedback è estremamente soggettivo, partendo da questo presupposto è necessario proporsi con una modalità che tenga conto delle emozioni dell’interlocutore, mettendo in primo piano il rispetto nei suoi confronti e il tatto nei confronti della nota negativa da esprimere, ancor più se non ne ha consapevolezza.
È un elemento che ti consente di restituire feedback difficili.
Il tatto, la sensibilità, la discrezione, il rispetto, la premura, sono tutti valori da allenare per poter sviluppare un’efficace intelligenza emotiva.
Lavorare su stessi nell’ottica di sviluppare questi valori si traduce nella capacità di riuscire a comunicare in una modalità costruttiva che trasformi il feedback in uno strumento di crescita e non di conflitto.
Quali sono i vantaggi di una Comunicazione Efficace nel caso di feedback negativo?
– Si acquisisce credibilità per la propria onestà e presa di responsabilità nel comunicare qualcosa di spiacevole
– Si offre uno strumento di miglioramento
– Si mantengono le relazioni e se ne costruiscono di nuove
– Si fanno valere le sempre ben accette regole del rispetto e della buona educazione
Affinché questo si verifichi è necessario che siano saldi 3 requisiti:
- Che il feedback sia oggettivo, tecnico, e non sia legato alle aspettative personali o alle preferenze – altrettanto soggettive – di chi valuta.
- Che il feedback sia rivolto al modo di gestire le performance e mai al professionista – tantomeno alla persona – .
- Che sia esplicitato tutto ciò che va migliorato in funzione dell’obiettivo in modo che risultino inequivocabili gli elementi su cui lavorare.
Tutte le componenti dell’intelligenza emotiva sinora citate – tatto, rispetto, educazione, responsabilità, trasparenza – sono sì universalmente riconosciute come valori positivi, tuttavia ogni componente di questa grande teca che è l’intelligenza emotiva è fortemente influenzato dalla cultura di appartenenza, dal contesto di azione.
E qui mi fermo perché ne parleremo la prossima settimana!
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