Covid19: il discorso di re Filippo alla Nazione

Fino a qualche tempo fa, prima che il covid19 catturasse tutta la nostra attenzione, era mia abitudine andare alla ricerca, e poi condividere con te, i discorsi che hanno fatto la storia, quelli che sono rimasti nella memoria delle generazioni successive per la forza del loro messaggio, o quelli particolarmente interessanti per la loro costruzione e struttura.

Mentre navigavo selezionando le notizie da approfondire mi sono imbattuto nel discorso che il re di Spagna, Filippo VI, ha tenuto alla nazione proprio in merito all’emergenza coronavirus.

Il discorso si è tenuto sulle reti televisive nazionali. Il re, che si è soliti vedere in tv solo per il tradizionale discorso natalizio, non appariva sugli schermi per un discorso alla nazione dall’ottobre 2017 in occasione del referendum illegale in Catalogna.

Felipe VI costantemente informato dal primo ministro Pedro Sànchez, ha deciso di rivolgere al suo popolo parole di incoraggiamento chiamando all’appello il senso di responsabilità e di partecipazione alla risoluzione della crisi da parte di ciascuno.

Il discorso risale alla metà di marzo ed era rivolto a una Nazione che in quel momento aveva registrato 14.678 contagiati e conteggiato 741 morti.

Naturalmente le forze dell’opposizione non hanno perso l’occasione per alimentare polemiche sull’inutilità dei suggerimenti di una monarchia corrotta, ma, come già sai se mi segui spesso, questi aspetti non mi interessano, perché la mia attenzione volge direttamente agli aspetti tecnici e contenutistici della comunicazione.

 

Partiamo dall’incipit riportato da startmag.it nella sezione “mondo”:

L’intero Stato e tutte le istituzioni pubbliche si stanno impegnando a risolvere questa crisi. È una crisi che stiamo combattendo e che vinceremo e supereremo. 

Incip istituzionale comprensivo di status quo e relativo incoraggiamento. Il messaggio è: non siete soli nella risoluzione di questa tragedia, ce la faremo uniti, più forti che mai.

Non meno suggestivo il corpo del discorso in cui il re ha esteso il suo pensiero alle famiglie dei contagiati e delle vittime, manifestando loro tutto l’affetto e la vicinanza della corona spagnola.

tutti possono sentirsi protetti e ringrazio tutte le persone che stanno combattendo e aiutando per fermare la diffusione di Covid-19.Sono sicuro che daremo tutti un esempio di senso del dovere e di solidarietà. Dobbiamo resistere e resistere. Rispettare le raccomandazioni delle autorità sanitarie per sconfiggere il virus. Ognuno di noi è parte della soluzione a questa crisi.

 

Nello sviluppo della seconda parte del corpo del discorso emergono i valori fondanti dell’identità nazionale: unione, solidità, senso del dovere, solidarietà, affinché possano rappresentare i valori della Spagna agli occhi del mondo.

Non meno suggestivo l’atterraggio:

Ora dobbiamo mettere da parte le nostre differenze. Dobbiamo unirci attorno allo stesso obiettivo: superare questa grave situazione. E dobbiamo farlo insieme; insieme, con serenità e fiducia, ma anche con determinazione ed energia 

 

Forse, nella speranza purtroppo disattesa nei giorni successivi, che la Spagna potesse ancora salvarsi dalla tragedia che in quei giorni stava falcidiando l’Italia, Felipe si rivolge a un popolo che immagina unito nell’illusione di appianare le differenze per superare la minaccia incalzante del covid19.

In chiusura mette in campo i valori positivi, la fiducia, la determinazione per tornare a una realtà che ora appare lontanissima:

Torneremo alla normalità, se tutti ci uniamo e collaboriamo è una crisi temporanea. Una parentesi nelle nostre vite.

Ed è quello che ci auguriamo tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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