matteo_maserati_comunicazione_alto_impatto

Comunicazione ad alto impatto. Primo step: conquistare l’attenzione dell’interlocutore

L’impatto è un parametro molto importante nei processi di comunicazione poiché, molto semplicemente, misura il risultato di uno scambio di informazioni tra emittente e destinatario.

Quando si comunica, se davvero si vuole essere ascoltati e risultare efficaci, è importantissimo portare a casa un primo grande risultato: l’attenzione dell’interlocutore.

 

Il livello di attenzione

Il livello di attenzione è sicuramente uno dei parametri più attendibili di misurazione di una comunicazione.

Senza l’attenzione il passaggio delle informazioni dall’emittente ai destinatari, può essere interrotto da tutta una serie di elementi di disturbo che ne ostacolano l’efficacia.

Il tema del livello di attenzione è particolarmente sentito nella nostra epoca, la rivoluzione introdotta negli ultimi venti anni dai social, infatti, ha completamente stravolto la nostra gestione dell’attenzione abituandoci all’arrivo massivo e spesso compulsivo di sollecitazioni.

Siamo sommersi da e-mail di ogni tipo, i social intercettano le nostre preferenze per poi inondarci di informazioni al riguardo. Anche la ricerca spontanea di informazioni subisce l’influenza di questo caos: quante volte ti capita di prendere lo smartphone per fare una cosa e poi ti ritrovi a fare tutt’altro dimenticando l’azione che dovevi compiere?

Te lo dico io: più spesso di quanto non vorresti.

 

La velocità dei processi che stiamo analizzando influenza non solo il modo di avvicinarsi alle informazioni ma anche il modo di apprenderle: alcune cose a furia di vederle le assimiliamo quasi inconsciamente, altre, nel mare infinito di contenuti, rischiamo di non riuscire a individuarle e dunque di perderle.

Quest’ultimo scenario può verificarsi anche tra interlocutori in presenza, il livello di attenzione infatti si è abbassato perché navighiamo nella sicurezza – meglio nell’illusione – di poter recuperare tutto online e dunque di poterci distrarre quando e per tutto il tempo che vogliamo.

 

Ecco non funziona esattamente così.

Non è affatto detto che quello che qualcuno ci sta dicendo, il messaggio che ci sta trasmettendo sia replicabile o reperibile altrove.

Dipende dal contesto, dagli interlocutori e dal messaggio stesso.

Cosa fare dunque?

Un primo fondamentale step è fare un lavoro di gestione dell’attenzione, capire come possiamo arrivare alle orecchie di chi vogliamo che ci ascolti.

Quali parole usare?

Quali funzionerebbero di più per specifici destinatari e in funzione di precisi obiettivi?

Questi sono i primi passi.

Da dove si comincia?

Dal farlo insieme!

 

 

Voglio invitarti a un appuntamento a cui non puoi mancare!

 

Per ulteriori informazioni contattami 👇
info@matteomaserati.it

 

 

 

 

Comments

comments

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento