Distanziamento personale e distanza sociale: la storia modifica il linguaggio.
Distanziamento personale
Il distanziamento è ormai un concetto noto al punto da essere una delle parole più utilizzate dal 2020.
Chi lo stabilisce, come si definisce, è facile rispettarlo?
I fatti recenti hanno lasciato poco spazio alla libera iniziativa, stabilendo le nuove distanze in funzione di regole ben precise dettate dall’urgenza e dalla prudenza.
Rispettare un distanziamento per alcuni è più facile che per altri, per diversi motivi: maggiore indipendenza e capacità di restare da soli, svolgere una professione che può essere seguita anche da casa, avere un nucleo affettivo raggiungibile anche in situazioni di isolamento.
Insomma, in termini sociali il distanziamento è stato oggetto di osservazione per mesi e mesi, quello su cui è necessario interrogarsi è come abbia inciso sul linguaggio e sul modo di comunicare.
Durante il periodo degli europei di calcio sono entrato in una pizzeria da asporto e, mentre aspettavo il mio turno, l’occhio mi è caduto su un avviso affisso sul bancone: mantenere la distanza sociale di 1 metro dalle altre persone.
Mi ha incuriosito il fatto che a qualcuno sia venuto in mente di usare questa espressione, di unire il termine “sociale” ad una parola che si spiegava in modo esaustivo da sola.
Distanza personale, sarebbe stato più corretto, ma l’utilità di quell’avviso ad oggi sta nel fatto che ha aperto una riflessione nella mia testa su tutte le possibili sfumature della prossemica e di quanti fattori entrino in gioco quando le persone si avvicinano le une alle altre, pandemia a prescindere.
🔴 La distanza sociale ha una definizione ben precisa che ti invito a ripassare cliccando sull’articolo dedicato (LA PROSSEMICA: GESTIONE DELLO SPAZIO NELLE DINAMICHE INTERPERSONALI), il distanziamento personale è una misura d’emergenza adottata per salvaguardare la salute delle persone nel corso di un’emergenza sanitaria.
Tuttavia il concetto di distanza prossemica subisce molte inflessioni in funzione di specifici fattori che hanno un peso non indifferente e su questo voglio condividere una riflessione con te.
Quando le persone si avvicinano, fisicamente, in un’interazione, tutto il loro comportamento è soggetto a cambiamenti. Questi cambiamenti si verificano in base ad alcuni fattori, quali.
➡️ il livello di intimità nei rapporti: se una persona è a te cara, potresti vivere una sua distanza fisica come un abbandono e non come una forma di rispetto.
➡️ lo status sociale: i personaggi di potere hanno una sfera prossemica molto vasta, legata al senso di rispetto, alla protezione della privacy, all’assenza di elementi da condividere.
➡️ l’etnia: in funzione della cultura di appartenenza la distanza viene percepita positivamente o negativamente, questo nella storia non ha facilitato alcune volte le relazioni diplomatiche.
➡️ il temperamento: un elemento assolutamente personale e soggettivo che può avere una grande influenza sulla percezione della distanza. Solitamente infatti le persone più estroverse tendono a oltrepassare i limiti della distanza sociale, quelle più timide restano nel loro spazio riservato e protetto.
Osserva.
Guarda come si muovono le persone nelle varie situazioni, analizza il modo in cui gestiscono lo spazio nell’interazione con gli altri.
Osserva e studia!
Ma soprattutto presta sempre grande attenzione al tuo linguaggio, non cadere nei tranelli della comunicazione, pur apprezzandone le strategie.
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