Comunicazione Sincrona vs Asincrona: la sfida con due vincitori
Comunicazione Sincrona vs Asincrona: si è trattato davvero di una sfida?
Nei due post precedenti
ti ho esposto le caratteristiche di 2 modelli comunicativi molto diversi utilizzati in particolare nella gestione della attività lavorative.
Alla fine di questo approfondimento poteva apparire chiaro quanto i vantaggi di un modello comunicativo asincrono lo rendessero di gran lunga più produttivo dell’altro, in primo luogo perché capace di mantenere alto il livello di attenzione, in quanto più snello dal punto di vista di possibili distrazioni, in secondo luogo perché assolutamente più in linea con la gestione di un’attività in smartworking che richiede una diversa pianificazione del lavoro che punti sulla qualità dei contenuti nella comunicazione.
Non è che i contenuti non siano importanti nel modello Sincrono, ma è chiaro che velocità richiesta da questo modello spesso non contempla tempi di riflessione particolarmente lunghi.
Alla fine di questo confronto, applicando le nozione apprese al tuo contesto professionale, avrai sicuramente compreso quale sia il modello prevalente nella tua azienda e quali siano eventualmente le azioni per cambiarlo.
Ma la conclusione sorprendente è che questa sfida non conosce un vincitore assoluto, quanto piuttosto 2 vincitori che vanno premiati in momenti diversi, a seconda dei contesti, soprattutto se alternati.
Ebbene sì, c’è bisogno di entrambi!
La variabile che ha messo in discussione l’assoluta validità di un modello a scapito di un altro è l’elemento umano, questo in due diverse accezioni:
- Le persone sono diverse e hanno inclinazioni e modalità di comunicazioni diverse
- Il rischio di una prevalenza di modello asincrono è che si perda il contatto umano, il valore della relazione.
Per evitare di ignorare questo aspetto fondamentale e sottovalutarne le conseguenze ti indico una serie di suggerimenti volti a mantenere vivo il rapporto umano tra i componenti di un team quando si rischia che un modello di Comunicazione Asincrona possa allontanare le persone:
– fissare un incontro periodico tra team e supervisore per discutere i progetti, condividere idee, rivedere gli obiettivi.
– organizzare delle occasioni di incontro tra tutti i componenti di un team, magari in outdoor, in cui possano lavorare in un contesto nuovo e tutti insieme, dove si condividono anche momenti relazionali importanti e il mentore può aiutare le persone nuove a integrarsi con gli altri.
– finanziare un ambiente di lavoro – ad esempio un co – working – dove le persone possano recarsi per non lavorare necessariamente tutti i giorni da casa e avere l’occasione di incontrare colleghi.
In generale questi sono i 5 casi in cui ti consiglio di prediligere un modello sincrono:
- Vuoi costruire un rapporto con le persone (ad esempio, un incontro individuale o di gruppo).
- È necessario fornire un feedback critico o discutere altri argomenti sensibili.
- Hai molte incognite e vuoi fare un brainstorming di idee e soluzioni diverse.
- Ci sono molte variabili in movimento e si desidera portare rapidamente tutti sulla stessa pagina, ad esempio tramite una riunione di avvio del progetto.
- Si verifica una crisi che richiede un’attenzione immediata, ad esempio un server si blocca. Usa Telegram con le notifiche sempre attive solo per comunicazioni di emergenza.
Al di fuori di questo casi la Comunicazione Asincrona è sinonimo di produttività: la comunicazione sincrona deve essere l’eccezione, non la regola!
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